4. La storia della società: dall’inferno alle soglie del paradiso in 4 stagioni

Questa storia comincia il 25 maggio 2014.

Una squadra dai colori bianco-neri (e non è la Juve) ha appena espugnato il comunale di Classe dopo i tempi supplementari. Siamo appena retrocessi in Prima Categoria. Uno dei gol ce lo segna proprio Mirko Valenza, tanto per fare nomi e cognomi. Eravamo partiti con la certezza di non correre rischi, ed invece...

Una fata buona ci ripesca e così si torna in Promozione, merito di tutta la struttura e sopratutto dello splendido settore giovanile. Puniti sull'orgoglio, ora dobbiamo dimostrare che ce la meritiamo la categoria. Quindi c'è aria di rivoluzione. Direttore Sportivo diventa Manuel Ricci; vinciamo inoltre il duello con il Borgo Paglia per l'Allenatore: Stefano Evangelisti sceglie il cuore e decide di allenare praticamente nel giardino di casa.

Il primo mercato acquisti di Ricci ci porta Bovo (non subito), Valenza (si quello del gol all'ultimo minuto) ed un certo Guardigli che diventa subito capitano, anzi "Il Capitano", Poggi, Casto, Callegari etc... insomma della stagione precedente restano Andrea Rocchi, Mattia Casadio, Erik Naldi e Filippo Dall'Agata. Obiettivo fare bene per poi magari puntare la stagione successiva al salto di categoria, in avanti questa volta. Nel girone di andata non partiamo benissimo, ma poi infiliamo 21 risultati utili consecutivi e ci piazziamo stabilmente nei quartieri alti della classifica. Dopo un leggero calo, ci assicuriamo un posto nei play-off. Ci arriviamo da quarti in classifica e la prima "battaglia" è a Castrocaro. Per la terza volta in stagione abbiamo ragione dei termali per 1-0. Segna il Capitano, poi Bovo cala la saracinesca. Si va quindi in finale. Andiamo a giocarcela a Cesenatico contro i padroni di casa del Bakia. Tanto per cambiare segna Guardigli. Soffriamo meno che con il Castrocaro, ed esattamente un anno dopo la sconfitta con il Fosso Ghiaia, andiamo in Eccellenza. E' splendida la stagione di tanti: in difesa Casto e Poggi concedono poco agli avversari, e poi dietro di loro c'è Bovo, più di una garanzia. Guardigli ed Urbinati (uno di classe 96) sono un gradino sopra a tutti ma per impegno nessuno meno di un altro. Nasce un solido gruppo agli ordini di un pragmatico Mister.

E' anche la stagione d'addio al calcio giocato, ma non al Classe, di Mattia Casadio che chiude la carriera con una promozione.

Nelle foto Casto ed Urbinati.

 

Stagione 2015/16

Siamo quindi in Eccellenza, ma ci sapremo restare? La memoria corre ad un po' di stagioni prima perché in Eccellenza c'eravamo già stati, anzi rimbalzati, ultimi senza scampo. Normale quindi avere un po' di timore.

La società con Ricci ed Evangelisti a fare da timonieri si imbarca in questa avventura con entusiasmo e rispetto ma senza paura. Il giorno della presentazione della squadra alla tradizionale "cena sotto le stelle" Manuel Ricci promette "Nnessun giocatore del Classe uscirà dal campo senza aver dato tutto, con la maglia sudata e con le gambe doloranti ma con la coscienza a posto". Dal punto di vista del "mercato" arrivano Gollini (una punta che in Promozione aveva fatto molto bene) e giocatori dai piedi buoni come Ceroni (scherzo!!! che però in quanto ad impegno e grinta ha pochi rivali) che Evangelisti da difensore centrale trasforma in mediano. Torna poi Succi da Imola e prende il posto di Casto che lascia Classe. Arrivano anche De Rose ed un certo Michael Rocchi che da Classe era già passato (anzi c'era cresciuto). Ci sono poi tanti volti nuovi o quasi come , Fidone, Larese, Gennari, Padovani (un ragazzino classe 1973). Urbinati inizia la stagione con noi poi...via verso l'università. Andrea Rocchi e Pierfrancesco Callegari sono, tra coloro che lasciano, i volti più conosciuti se non altro per motivi affettivi.

C'è tanta attesa; prima la coppa, tanto per scaldare i motori, poi si parte. La prima in casa contro il San Lazzaro ed è subito spettacolo (3-3) doppiata di Dall'Agata e Guardigli. La prima vittoria stagionale arriva il 20 settembre 1-0 al Meldola, risolve Collini. La prima sconfitta, su rigore, 3 giorni dopo a Minerbio. Grinta, cuore e sacrificio aveva promesso Ricci e così dopo la sconfitta di Minerbio (un mercoledì) la domenica dopo contro la Portuense le promesse vengono mantenute sotto 0-2 in trasferta i biancorossi impattano con Poggi e Guardigli.

Cresce la convinzione e così ad Argenta arriva anche la prima vittoria esterna (1-0 ancora Collini). Insomma, ce la giochiamo con tutti ed è chiaro a tutti. Superiamo in casa anche l'Alfonsine (che vincerà poi il campionato) ma sopratutto dimostriamo sempre di meritare ampiamente il nostro posto al sole.

Il gruppo si cementa, i ragazzi si stimano e si rispettano ed è chiaro che non soffriremo per salvarci. Nascono anche i primi corsi e ricorsi storici; così Succi segna il suo primo gol in Eccellenza all'Argentana...e così ogni anno in casa timbra all'Argentana. Valenza segna un gol a campionato e lo segna a Savignano. Bovo ogni stagione para un rigore alla Savignanese. 15 pareggi 11 vittorie e solo 8 sconfitte di cui 2 in casa (con Sasso Marconi e Savignanese che, sarà un caso, ma andranno entrambe in serie D nel giro di due stagioni): questo è il bilancio della stagione, 6° posto finale, roba da non crederci.

Va quindi in archivio la stagione con la convinzione generale che.....più su sarà difficile arrivare....... e che confermarsi sarà difficilissimo, e invece....

Nelle foto Argelli e Gennari.

 

Stagione 2016/17

Arriva la stagione 2016/17, 20 squadre al via nel girone B di Eccellenza. Un nome spicca su tutti: Rimini. I biancorossi approdano in Eccellenza dalla serie C ed è chiaro che sono i favoriti del girone. Noi confermiamo quasi per intero il blocco storico: Poggi lascia il Classe ed arriva Caidi come centrale difensivo, un ottimo acquisto; torna all'ovile Fanti ed in avanti si rivede Trovato; come under arrivano Bevitori (98), Matteo Cortesi (98), suo fratello Emanuele (97), Alessandro Monaco dall'Alfonsine (98), poi ci sono i baby di casa: Babbi, Osti e Begliardi; infine arrivano anche Calandra e Baccarini.

Visto che il primo posto è ipotecato ci si chiede chi sarà la seconda forza del girone; noi puntiamo alla parte sinistra della classifica, la stagione passata abbiamo fatto bene ed il gruppo è praticamente lo stesso.

La prima partita del nuovo campionato ci vede impegnati in casa con il Sasso Marconi. Nessuno immagina che saremo noi e loro i principali antagonisti del mattatore Rimini. Caidi bagna l'esordio in maglia biancorossa con il gol dell'1-0 poi Guardigli dal dischetto fa 2-0. Nella ripresa sul 2-1 Salvemini, che sostituisce l'acciaccato Bovo, salva il risultato ed arrivano i primi tre punti della stagione. Il nostro inizio è splendido e quando arriva il big match con il Rimini quelli davanti siamo noi. Si gioca al Benelli e per noi è la squadra più blasonata con la quale ci siamo incrociati in campionato. La cornice è splendida con lo stadio quasi completamente occupato per i settori aperti e con tifo colorato e corretto, tutto di biancorosso. Finisce 0-0 e chi esce più contento per il punto conquistato è proprio il Rimini che mister Evangelisti imbriglia coprendo ogni via di passaggio per Ricchiuti, giocatore dal passato importante. Passiamo anche il primo turno di coppa e nel secondo incrociamo ancora il Rimini che ci elimina.

Occupiamo stabilmente la parte alta della classifica e sul nostro campo non passa nessuno. A cavallo tra fine novembre ed inizio dicembre litighiamo un po' con i direttori di gara e così perdiamo un po' di punti che alla fine conteranno e non poco. Torniamo alla vittoria sul campo del Faro con un gol di Trovato in zona recupero ed andiamo alla sosta di Natale con vista spareggi serie D.

Il girone di ritorno comincia con il botto: trasferta a Sasso Marconi e vittoria 1-0 con gol di Dall'Agata, vinciamo con un uomo in meno per quasi tutta la partita con due gol annullati ed un rigore sbagliato. Abbiamo due "palle così".

Dopo 8 risultati utili consecutivi perdiamo 1-0 a Rimini non senza mettergli paura, ma perdere a Rimini ci può sempre stare. Infiliamo poi 10 risultati utili consecutivi con qualche 0-0 di troppo; molto amaro quello con il Massalombarda che resiste in 9 contro 11. La lotta per il secondo posto è tra noi e Sasso Marconi: noi abbiamo il vantaggio degli scontri diretti ma...

A Castrocaro il nodo del nostrno campionato: sul campo che ci aveva dato il pass per lo spareggio play-off due stagioni prima veniamo superati 2-0 ed il sogno spareggio diventa quasi impossibile. Le ultime tre giornate sono tre vittorie ed uno splendido terzo posto. C'è da ricordare anche la prima tripletta di un biancorosso in Eccellenza, Trovato la rifila al Faro, ed il gol, l'ultimo della stagione, del "figlio del dottore" (nessuna parentela con le civette) nel 4-1 al Faenza che poi "venderemo" ad una squadra americana.

Ma l'ultima di campionato sopratutto la ricorderemo per l'addio al calcio giocato di Fanti e di capitan Guardigli. Di Matteo impossibile non ricordare i gol decisivi che ci hanno permesso di scrivere pagine sportive che non avremmo mai pensato di poter scrivere, ma sopratutto Matteo ha lasciato nello spogliatoio biancorosso la voglia di provare a fare sempre meglio.

Ed il mister, stagione disciplinare mooooooooooolto complicata ma soddisfazioni a volontà e......non è mica finita.

Nelle foto Cortesi, Osti, Guardigli e Ricchiuti prima di Classe-Rimini ed un po di "abbracci".

 

Stagione 2017/18

Arriva la stagione 2017/18. Lo staff è confermato in blocco con l'aggiunta di Giacomo Bottaro come collaboratore tecnico e di capitan Guardigli che ha detto basta al calcio giocato ed entra nello staff tecnico.

La prima domanda è: chi prenderà la fascia? Alla presentazione della squadra il mistero viene svelato, la prende Michael Rocchi. Nessuno discute il giocatore nè il ragazzo, certo che ogni tanto esagera con le proteste. Meraviglierà tutti per rendimento, esempio e condotta in campo.

Il "colpo" di mercato arriva proprio sul filo di lana: Ambrogetti vestirà il biancorosso del Classe, arriva dal Ravenna dove ha appena vinto il campionato di serie D. Per il resto il gruppo è lo stesso, con Montemaggi e Ferri come under e con i ritorni di Larese, Callegari ed Andrea Rocchi. Matteo Cortesi è decollato verso la serie D, anche Calandra e Gennari cambiano maglia.

L'obiettivo è fare bene, nessuno pensa di poter fare meglio. Girone a 18 squadre; senza l'ammazza campionato Rimini si prevede equilibrio. Ed infatti così sarà per le parti alte della classifica. In basso invece il Real San Lazzaro riuscirà a completare il campionato con soli 2 pareggi (ed un punto di penalizzazione).

Partiamo con 3 vittorie di fila prima di cedere, un po' a sorpresa, a San Pietro in Vincoli. Le prime 5 giornate vedono un De Rose cecchino implacabile e ci troviamo sempre nei quartieri alti della classifica. All'inizio è il Fya Riccione che comanda poi siamo noi e la Savignanese a prendere un po' le distanze insieme al Granamica ed al Castrocaro. Il colpaccio lo facciamo espugnando Savignano, con un gol di Maradoniana memoria firmato Trovato. Cediamo poi in casa, dopo quasi due stagioni di imbattibilità, con il Diegaro. All'ultima di andata espugniamo anche Riccione con un gol del capitano. Alla fine del girone di andata in vetta ci siamo noi e la Savignanese.

Ambrogetti subisce un infortunio che ce lo toglie per tutta la stagione, ma a gennaio arriva Noschese ragazzo capace di far girare la partita dalla parte giusta. Girone di ritorno con una sola sconfitta (a Faenza 2-1) ma con qualche pareggio di troppo. Ad esempio a Russi in vantaggio 1-0 e con due uomini in più ci facciamo raggiungere su rigore a tempo scaduto. Con il Cervia in casa non andiamo oltre lo 0-0. Sono questi dettagli che lanciano la Savignanese verso la promozione. In casa nel girone di ritorno subiamo un gol dal Massalombarda (1-1) prima di chiudere la saracinesca fino all'ultima giornata 4-1 al Fya Riccione. Anche il big match con i gialloblu riminesi finisce pari (0-0) con Bovo che para, per il terzo anno consecutivo alla stessa squadra, anche un rigore. A Diegaro arriva la conferma: faremo il play-off! Traguardo storico ed emozionante. Si festeggia si ma con tutta la squadra stretta intorno al mister alle prese con un'altra partita.

Il nostro avversario è il Porto d'Ascoli e la prima partita è in casa. Non finisce come speravamo ed usciamo sconfitti 1-0. Dopo un primo tempo dove la paura ci blocca, nella ripresa le proviamo tutte ma senza esito. Ritorno: e qui ci vorrebbero fiumi di parole. In terra marchigiana tiriamo fuori la nostra caratteristica principale, l'orgoglio e l'attaccamento alla maglia. Vantaggio di Succi poi andiamo sotto 1-2, sembra finita ed invece Noschese, Dall'Agata ed infine Callegari: 4-2 per noi. L'emozione dell'arrivo al campo è da lacrimuccie, ma che belli quegli abbracci... rimarranno sempre scritti nei cuori di chi li ha vissuti.

Siamo all'ultimissimo capitolo, si va a Sinalunga. Andata da dimenticare, non ce ne va bene una e perdiamo sonoramente 3-0. Bravi, anzi bravissimi loro. Noi sicuramente potevamo fare meglio. Il ritorno è una partita della serie o la va o la spacca con i nostri ragazzi a mettere in campo tutto, ma proprio tutto. Un caldo incredibile e tanta gente: loro si portano praticamente dietro tutto il paese. Finisce con la più amara delle vittorie 2-0 con qualche rimpianto. Ma neanche troppi... sappiamo di aver dato tutto.

La storia del nostro piccolo capolavoro è ormai alla fine, abbiamo mancato di mettere la ciliegina sulla torta ma siamo stati grandi in campo e fuori.

Una squadra, un gruppo di uomini veri. GRAZIE A TUTTI.

Ma il lavoro paga: oltre 40 anni dedicati ai ragazzi hanno dato il frutto sperato. La graduatoria dei ripescaggi in serie D ci sorride sopratutto per il magnifico lavoro fatto nel settore giovanile. Da tante stagioni presenti in tutte le categorie giovanili, un campionato regionale vinto e l'universo biancorosso riconosciuto da tutti come il fiore all'occhiello di una città. La serie D non l'abbiamo conquistata quella caldissima domenica al cospetto della Sinalunghese ma l'abbiamo conquistata tutti i giorni con il lavoro, con la lungimiranza della dirigenza.

E così, una calda mattina di agosto arriva la notizia che tanto aspettavamo: siamo in serie D!

Quello che per una realtà piccola come la nostra sembra quasi un miracolo, sportivo naturalmente, fatto con la passione con il lavoro con l'organizzazione.